Titolo: LA DONNA PERFETTA. Storia di Barbie
Autore: Nicoletta Bazzano
Editore: Laterza (collana I Robinson)
Dati: Giugno 2008, pag. 163
Prezzo: € 14,00
Trama:Innanzitutto apro questa sezione con una piccola parentesi. Tanti auguri a Barbie per il suo 50esimo compleanno!!
Il 9 Marzo 1959 fa il suo ingresso trionfale alla fiera del giocattolo di New York una nuova bambola: il suo nome è Barbie.
La casa produttrice la presenta comme una
teen- age fashion model: "un nuovo tipo di bambola dalla vita reale", attenta alla moda come qualsiasi altra signorina.
Eppure, più che la ragazza della porta accanto Barbie ricorda le inarrivabili dive che popolano gli schermi e le fantasie delle adolescenti statunitensi.
Impeccabilmente abbigliata e accessoriata, fascinosa e perfetta fidanzatina, Barbie nasce e vive con una missione ben precisa: accompagnare le bambine verso l'età adulta proponendo un modello "perfetto" di femminilità.
Assolve il suo mandato lungo l'intero arco di una carriera cinquantennale e attraversa le trasformazioni della società, del costume e della moda della seconda metà del Novecento senza mai rinunciare al prprio sguardo sul mondo, algido e glamour fino quasi all'ottusità.
Simbolo dell'occidente opulento, nel nuovo millenio la pin up californiana sta però perdendo terreno: le bambine si ribellano allo stereotipo di perfezione che incarna e le preferiscono giocattoli meno "patinati".
Il mondo tiri un sospiro di sollievo: Barbie, grazie al cielo, sembra ormai roba da museo.
Commento personaleQuesto saggio sulla storia di Barbie l'ho trovato molto molto interessante.
Non si limita a raccontare per filo e per segno tutta la lunga epopea della bambla più famosa del mondo, ma fa un viaggio attraverso la mentalità e lo sviluppo della società occidentale negli ultimi 50 anni.
In realtà è molto ironico e critico nei confronti della fashion victim Barbie, condannando sovente a banalità e la superficialità verso cui spingeva le ragazzine, totalmente intollerante all'emancipazione femminile.
Inizialmente, infatti, questa bambola nasce con lo scopo di omologare le ragazze americane e proiettrale verso una vita all'insegna della sottomissione al sesso maschile, al bisogno della donna di essere carina per piacere agli uomini e per compiacerli.
Il colore della Barbie è il rosa non tanto per rappresentare il colore femminile, quanto più perchè, durante la guerra fredda, la Mattel si proponeva un modello di serenità. una
Vie en Rose insomma.
Vi riporto qui di seguito una parte del libro, volta a comprendere meglio il messaggio centrale di questo saggio.
Barbie [...] rappresenta il pericolo di spingere la ragazza a sottolineare sempre più la propria avvenenza fisica, riunciando a quelle soddisfazioni più durature e più profonde che derivano dall'apprezzamento delle sue qualità di intelligenza e di spirito.Lo consiglio caldamente a tutti coloro che hanno un atteggiamento critico nei confronti della soietà odierna e che hanno interesse a farsi un viagio nel passato, alla scoperta dei piccoli dettagli della vita quotidiana, a volte quasi insgignificanti, ome può essere un apparentemente innoquo giocattolo, per poi scoprire dei risvolti storico culturali che non hanno pari e che scorrono in parallelo con le nostre vite.
A tutte le ragazzine che, come me, hanno giocato a fare le "vamp" con l'amica Barbie, dedico inoltre questa sana ettura, affinchè si rendano conto di come essa è riuscita ad influenzare in parte, molto della loro vita da adulte.
Voto8 e mezzo
Inserto cinematograficoLa donna perfetta con Nicole Kidman Aggiunta immagine della copertina e modificate le info Edited by Apu hau - 12/3/2009, 10:04