[James Frazer] Il ramo d'oro, Newton Compton

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view post Posted on 19/12/2008, 09:48
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Ogni nuvola ha un profilo d'argento!

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Titolo: Il ramo d'oro - Studio sulla magia e sulla religione
Autore: James G. Frazer
Editore: Newton Compton
Collana: I mammut
Edizione: 2007
Pagine: 816
Prezzo: € 12,90

James G. Frazer nacque nel 1854 a Glasgow. Considerato tra i fondatori della moderna antropologia e al tempo stesso scrittore di riconosciuto talento, si dedicò allo studio delle culture più diverse, da quelle primitive a quelle classiche. Nel 1908 gli fu assegnata la prima cattedra mondiale di antropologia sociale.

Il ramo d'oro, pubblicato per la prima volta nel 1890 in due volumi, si andò progressivamente sviluppando nelle mani dell'autore, venendo a costituire, nell'edizione definitiva del 1911-15, quella monumentale raccolta di studi in dodici volumi sulle culture primitive di cui il volume propone il compendio concepito dall'autore stesso per una più agevole divulgazione del suo complesso pensiero, motivato fondamentalmente da una teoria evoluzionistica della storia.

Come dicevo in una "classifica" riposta in qualche scaffale del tomo...Il ramo d'oro di Frazer, titolo tratto dal famoso ed omonimo quadro di Turner, è uno dei miei libri preferiti...
La prima pagina del testo di Frazer è stata per me come una finestra aperta su un luogo che conoscevo bene...il Lago di Nemi, conosciuto anche come lo "specchio di Diana" per la sua straordinaria forma che osservata dall'alto rasenta un cerchio quasi perfetto. Ai piedi del lago, poi, si trovano le rovine del Tempio dedicato a Diana, testimonianza dell'esistenza di un recinto sacro adibito al suo culto.

Le parole, scritte con la "poesia" tipica di Frazer (autore eccezionale), scorrono tra le pagine (tante eppur, maledettamente veloci) come il vento tra i rami degli alberi dei boschi sacri che circondano il Lago di Nemi...quei boschi in cui l'autore evoca i sacri riti che presiedevano il culto di Diana...
Da queste pagine Frazer ci narra la leggenda (o ci racconta la storia...chi può dirlo?...del resto...in ogni leggenda c'è un fondo di verità ;)) di un albero sacro che si trovava all'interno del bosco che non poteva assolutamente essere toccato se non da uno schiavo fuggiasco che una volta tagliato un ramo acquisiva il diritto di battersi con il Sacerdote del luogo ed ottenere il titolo di Rex Nemorensis (Re del Bosco Sacro).
E quel ramo è lo stesso ramo d'oro che Enea colse, su invito della Sibilla, per affrontare la discesa al mondo degli inferi...
Nascosto in un albero folto è un ramo che ha foglie
d'oro e il gambo flessibile, sacro a Proserpina:
tutta la selva lo copre e fitte ombre lo cingono
di convalli. A nessuno è dato di entrare nei regni
segreti se prima non svelle quell'aureo germoglio.


Frazer ha raccolto in questo testo la summa di tutti i suoi studi sull'osservazione di usi, costumi, credenze magiche e religiose. Egli riteneva di avere scoperto i "princìpi" su cui si baserebbe la "falsa scienza" magica: il principio di similarità ossia omeopatico ("il simile produce il simile") e quello di contatto o di contagio, e così scriveva: "Tutti e due i rami della magia, l’omeopatica e la contagiosa, si possono giustamente comprendere sotto il nome generale di magia simpatica, poiché ambedue affermano che le cose agiscono l’una sull’altra a distanza, per mezzo d’una segreta simpatia, mentre l’impulso trasmesso dall’una all’altra per mezzo di quel che possiamo concepire come una specie di etere invisibile, non troppo diverso da quello che è postulato dalla scienza moderna per uno scopo del tutto simile, per spiegare cioè come mai le cose possano influenzarsi fisicamente attraverso uno spazio che appare vuoto". Frazer dunque considerava evoluzionisticamente la magìa alle origini del "pensiero umano", distinta nettamente dalla religione, anzi in "conflitto radicale" con essa, ma solo in una fase di sviluppo avanzato della storia delle religioni. Secondo la concezione evolutiva di Frazer, la magìa all’origine si confondeva con la religione, nei ruoli stessi congiunti del sacerdote-mago, che compiva sacrifici per ottenere il favore degli dèi, e contemporaneamente operazioni magiche, insomma indistintamente riti magici e "religiosi".

Frazer identificava nella "religione" la credenza nell’opera di "spiriti" individuati di cui si chiede il favore con preghiere e sacrifici e la distingueva dalla "magia" nella quale, invece, il mago sa che, facendo gesti e pronunciando parole, dovrà ottenere effetti certi: "egli non supplica una più alta potenza; non cerca il favore di nessun essere volubile e capriccioso, non si abbassa dinanzi a nessuna terribile divinità". Affermazioni a prima lettura sconcertanti, con la precisazione che "la sua potenza, per quanto egli la creda grande, non è in nessun modo arbitraria e illimitata". Insomma la magìa sarebbe solo una pre-scienza erronea, niente altro che "un’errata associazione d’idee": sarebbe anzi una "sorella bastarda della scienza", "falsa e sterile" quanto la scienza è "vera e fruttuosa", come se fossero nate in concomitanza da parti diversi della stessa madre, la "cultura primitiva".

Gli studi di Frazer, forse più di qualunque altro (beh, va bé...escluso Malinowski :P ) hanno sicuramente influenzato (ed influenzano) l'antropologo che è in me...ma...
...ebbene sì c'è un "ma"...ma questa è un'altra storia e mi son dilungata già troppo...una parte di voi, probabilmente, avrà evitato di leggere vista la lunghezza del mio post...un'altra parte si sarà addormentata strada facendo...qualcuno magari ha preferito uscire e comprarsi il libro per leggersi tutte le 816 pagine piuttosto dei miei delirii...ma davvero vorrei evitare la parte di voi che ormai esasperata decidesse di impugnare torce e forconi e venirmi a cercare :P :lol: ...quindi non mi resta che augurarvi, come sempre

Buona Lettura
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apu

P.S.: passate da Nemi.....
 
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Sekmet
view post Posted on 19/12/2008, 10:33




Che bella recensione Apu ...
Il lago di Nemi lo conosco anche io... ci sono andata l'ultimo volta a settembre insieme a Jhon e ogni volta che ci vado mi fa una strana sensazione... come se entrassi in un luogo surreale ...




 
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francoisboutiee
view post Posted on 28/11/2012, 12:49




Ciao, io sono di Genzano di Roma. Trovo il tema del Ramo d'oro e delle Navi di Caligola alquanto affascinante e misterioso...
 
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_Sofy_30
view post Posted on 23/1/2013, 09:40




grazie mille per la recensione!
mi è stata davvero utile per conoscere e capire meglio l'autore, che devo studiare per un esame xD
 
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3 replies since 19/12/2008, 09:48   643 views
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